Saluto a Suor Ancilla di Gloria Mari
Quando ho conosciuto Ancilla nel 1985 a Chiaravalle non avrei mai pensato che arrivasse un momento come questo. Quasi a rimuovere la possibilità che Suor Alleluya – così era conosciuta in alcuni ambiti del mondo carismatico – potesse concludere la sua vita terrena.
Solare ma determinata e capace di arrabbiarsi seriamente contro l’ingiustizia verso i più fragili: fossero mamme, bambini, stranieri, poveri, pugili, cantanti di locali notturni, prostitute, persino animali (cani, gatti, uccellini, pulcini) abbandonati, maltrattati e chi ne ha più ne metta. Nei primi 20 anni di vita comune ho visto veramente aprire la porta della nostra piccola comunità a un mondo variopinto, più arca di Noè che abitazione vera e propria…
Dove il soffio dello Spirito però non è mai mancato. Anche nei momenti più difficili, quando l’incomprensione ha segnato dolorosamente qualche passaggio.
Oso dire una vita stra–ordinaria, fuori dall’ordinario. Spesso faticosa per me nella sequela di un cammino spirituale particolare. Con uno sguardo sempre oltre. Non abbiamo parlato tanto di ecumenismo, l’abbiamo vissuto. Condividendo con sorelle e fratelli di altre confessioni percorsi profetici che tracciavano nuovi percorsi. Ma anche preghiere interreligiose, che ancora adesso si alternano prima dei pasti nelle solennità. Così come non abbiamo tanto parlato di custodia del creato ma l’abbiamo vissuta facendo rinascere uno scampolo di Milano, abbandonato e degradato, come luogo accogliente e luminoso. Rigenerando quella porzione di campagna all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, in cui passa una pista ciclabile che orgogliosamente è sorta grazie all’impegno di Nocetum. Ridisegnando il territorio con il bosco di noci di fronte acquisito anche dal PGT (Piano di Governo del Territorio). La nostra esperienza di rigenerazione urbana è andata al Palazzo di vetro dell’Onu di New York, ma anche alla sede del Parlamento europeo a Bruxelles…
E nel tempo questa vita donata è stata condivisa con diverse persone – a partire da Lucrezia – che hanno creduto nella stessa profezia dando vita all’Associazione, poi alla Cooperativa Nocetum, compresa l’Associazione privata di fedeli (che quest’anno compie 10 anni).
Suor Ancilla ovviamente non è stata sola a portare avanti il tutto, ma come è stato ben riportato nei vari articoli pubblicati in questi giorni, è stata l’anima di Nocetum. Anche negli ultimi anni di malattia. Sorridente accoglieva tutti e poi lunghi tempi a guardare il cielo.
Ringrazio – a nome di tutta Nocetum – il parroco e la parrocchia che ci hanno accolto per questo ricordo, i sacerdoti concelebranti, le sorelle dell’Ordo Virginum, le autorità presenti sia in ambito ecclesiale, sia del Comune sia del Municipio 4. Un caro ringraziamento anche alla sua famiglia di origine, senza dimenticare le Onoranze funebri.
La bella notizia che vorrei dare è il desiderio di poter seppellire Suor Ancilla nella Chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo, a Nosedo, in cui ha tanto pregato e accolto i più poveri. Sarà un percorso un po’ lungo. Nel frattempo le sue ceneri saranno custodite in un luogo sicuro e protetto e non accessibile al pubblico. Ci auguriamo di poterla presto avere tra noi e ricordarla in questo posto a lei così caro.
Lasciamo un suo ricordo a chi lo desidera, un’immagine colorata e gioiosa, com’è stata Ancilla.
Le offerte che saranno raccolte serviranno per le tante opere di bene da lei avviate.
Milano, 26 ottobre 2022
Gloria Mari