“Una trasformazione qualitativa in termini ambientali, sociali e umani” questo l’obiettivo del Progetto A.C.E. per i cittadini milanesi
L’incontro con Gianluca Vargiu di Italia Nostra CFU (Centro Forestazione Urbana) e partner del progetto A.C.E. (Agroecologia ed Economia Circolare per una nuova Milano sud) ci offre un importante spunto di riflessione e dialogo. Eccone alcuni stralci dell’intervista, che potete seguire, nella versione integrale, sul nostro canale YouTube.
Nocetum: “Gianluca, ci hai già fatto capire moltissimo sul progetto e sulle sue ricadute. Ancor più in pratica, per un cittadino milanese, A.C.E. che cosa porta in termini di vantaggio concreto?”.
Vargiu “A.C.E. sostanzialmente aiuta tutti noi a far sì che i luoghi che viviamo subiscano una trasformazione qualitativa in termini ambientali, sociali e umani. Non ci dobbiamo più occupare di piccoli pezzi di verde, ma ci dobbiamo occupare del territorio e di quello che esiste sul territorio, quindi l’ambiente e le persone. Il progetto ACE fa sì che natura e persone, insieme, possano esprimersi al meglio attraverso azioni che sono sempre concrete, sono azioni di cura”.
N.: “Una relazione estremamente importante e molto pratica: camminare, respirare, vivere in un ambiente più sereno e accogliente…”
GV: “Esatto. Nel concreto poi magari è un corso (di formazione NDR), però il corso è una cosa concreta di cura del territorio e poi di riflesso di cura della persona, perché poi quando sono coinvolti soggetti fragili noi stiamo anche curando le persone. E il cittadino di questa cura ha un immediato ritorno, perché poi quando l’ambiente sta bene, le persone stanno bene, tutti stiamo bene”.
N: “Grazie Gianluca, in chiusura quella che forse è una piccola provocazione: paradossalmente, visto il malessere attuale di alcuni grandi sistemi ambientali (le foreste, innanzitutto) non sarà proprio che le aree urbane possano essere quelle da cui in qualche modo ripartire?”
GV: “Questa è sicuramente la scommessa di oggi: ci piace agire per piccoli passi. È vero che i tempi sono lunghi ma intanto la natura ha tempi lunghi. Per cui noi dobbiamo iniziare a pensare, a progettare, a ragionare con tempi lunghi. Con tempi che, poi, non ci riguardano neanche, nel senso che il nostro investimento di oggi è per i nostri figli..”.
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