Riflessione di spiritualità
Nocetum, 15 Settembre 2018
Is 32, 15-20; Rm 5, 5-11; Gv 3, 1-13 (Letture di Domenica 16 Settembre 2018)
“Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall’alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato un bosco. Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. Praticare la giustizia darà pace, onorare la giustizia darà tranquillità e sicurezza per sempre. Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni tranquille, in luoghi sicuri, anche se la selva cadrà e la città sarà sprofondata. Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli”
Davvero vi confesso che mi pare di ascoltare per la prima volta la profezia di Isaia appena letta. Forse perché qui a Nocetum tutto prende un’altra luce, forse perché pare scritta per noi oggi.
Ecco l’immagine di questo giardino, bello, sicuro, sereno. Un giardino di pace e giustizia. Fuori la città che sprofonda, fuori il deserto… e dentro abitazioni tranquille, luoghi sicuri, dimore di pace.
Quanta gente trova qui a Nocetum una sicurezza, quante storie possono da qui riprendere un corso nuovo! Donne e bambini che qui dentro sono al sicuro. Persone che, anche solo per un’ora, riprendono respiro. E fuori tutto che sprofonda…
Tutto ciò è qui, gratuito, per tutti. Preparato da tempo, da prima che noi ne conoscessimo l’esistenza. È ciò che ci dice Paolo nella lettera di oggi. Siamo stati salvati non dopo ma prima della nostra conversione, quando eravamo ancora peccatori. Questa oasi di pace e giustizia è stata preparata da secoli, quando noi non eravamo in terra. Questa chiesetta millenaria, queste donne che si sono dedicate a noi ben prima che ci conoscessimo. Ancilla, Gloria, Lucrezia…quanto lavoro non richiesto per noi, per tutti. Sì, per tutti, perché qui non si entra con un esame, non ci sono selezioni. Si è accolti così come si è, come Nicodemo nella notte, al buio. Non si viene scrutati da riflettori, si è accettati. E allora ci si calma e si rinasce dall’alto, dallo Spirito. Davvero lo Spirito ha soffiato dove ha voluto e siamo felici che abbia voluto così. Ha spinto qui Ancilla e poi Gloria e Lucrezia e chi le segue. Perché Nocetum siamo tutti, come una casa non è fatta da un solo prezioso mattone ma da tutti, ognuno con la sua funzione.
Allora ecco, teniamo queste tre immagini in questo giorno della nostra promessa. Un giardino di giustizia, pieno di dimore sicure, mentre là fuori la citta sprofonda. Meravigliamoci perché tutto ciò è stato preparato per noi prima che ce ne importasse qualcosa. E rinasciamo, tutti, ogni giorno. Perché quando lo Spirito può soffiare dove vuole lui, e non dove decidiamo noi, tutto rinasce dall’alto.
Don Pietro Raimondi